Per terapia infiltrativa si intende quella procedura medica basata sull’iniezione di farmaci all’interno di alcune articolazioni o in alcuni distretti anatomici: generalmente è applicata a grandi articolazioni, quali spalla, ginocchio e anca, ma è possibile eseguirla anche in articolazioni più piccole, come quelle del piede o della mano.
Questa tecnica deve essere eseguita solo da medici esperti, poiché ci vogliono delle conoscenze tecniche e anatomiche specifiche per poter inserire l’ago nel distretto anatomico desiderato, e soprattutto evitare di lesionare strutture nobili, quali vasi e nervi.
È una infiltrazione che viene eseguita con l’aiuto dell’ecografo (Figura 1), che permette all’ortopedico di vedere con esattezza l’articolazione e la posizione dell’ago prima di iniettare il farmaco desiderato. Non è certamente una procedura facile e alla portata di tutti i medici ortopedici: è infatti indispensabile una certa abilità e praticità nell’utilizzare l’ecografo.
È sicuramente una tecnica molto utile, se non indispensabile, per l’infiltrazione all’anca, articolazione difficilmente raggiungibile senza l’aiuto delle immagini ecografiche.
Figura 1
Generalmente vengono iniettati corticosteroidi (cortisone) allo scopo di sfiammare la zona anatomica e/o acido jaluronico. Quest’ultimo è una sostanza che compone il liquido sinoviale, prodotto a sua volta dalla membrana sinoviale che ricopre la cavità articolare. È quindi già presente nelle articolazioni, ma in alcuni stati patologici viene prodotto in minor quantità e quindi non sufficiente a garantire la viscoelasticità del liquido sinoviale, indispensabile per una giusta fluidità articolare.
Si, esistono diverse formulazione di acido jaluronico che si differenziano in base al loro peso molecolare. Acidi jaluronici ad alto peso molecolare hanno un alto grado di viscosità, mentre quelli a basso o medio peso molecolare sono più diluiti. Spetta all’ortopedico stabilire quale formulazione utilizzare in base alla patologia.
Una delle grandi caratteristiche dell’acido jaluronico è la sua capacità viscoinduttiva, cioè di promuovere la sua stessa biosintesi, che garantisce una efficacia delle infiltrazioni nel tempo.
Ogni ciclo di infiltrazioni è composto da una o due infiltrazioni per acidi jaluornico ad alto peso molecolare, tre, quattro o cinque infiltrazioni per acidi jaluronici a medio e basso peso molecolare. Come già detto, la scelta del tipo di ac. Jaluronico da utilizzare spetta al chirurgo ortopedico, cosi come la frequenza dei cicli infiltrativi. Generalmente per patologie degenerative come l’artrosi, è consigliato eseguire un ciclo infiltrativo ogni 6 mesi.