LAVAGGIO ECOGUIDATO
CALCIFICAZIONE SPALLA
TENDINOPATIA CALCIFICA DI SPALLA
Il trattamento ecoguidato percutaneo, chiamato anche lavaggio ecoguidato o barbotage, nelle calcificazioni della spalla rappresenta il trattamento maggiormente risolutivo per buona parte delle calcificazioni di spalla.
Si tratta di una procedura ambulatoriale pressoché indolore che mira all’aspirazione del materiale calcifico tramite l’inserimento e posizionamento
sotto guida ecografica di uno o più aghi nella calcificazione con successiva rottura della stessa e aspirazione del materiale calcifico.
Non sempre è possibile asportare completamente o parzialmente il contenuto calcifico, ma poco importa ai fini del risultato: la rottura della calcificazione innesca comunque un processo di riassorbimento che può portare alla risoluzione del quadro.
La procedura è svolta in regime ambulatoriale in anestesia locale della durata di circa 20-30 minuti. Al termine del trattamento il paziente può tornare a svolgere le normali attività (es. guidare autonomamente, tornare al lavoro, ecc..) con la sola accortezza di evitare nei giorni successivi di sovraccaricare la spalla, sollevare pesi e portare il braccio in abduzione oltre gli 80° circa.
A discrezione del medico operatore, può essere consigliata una terapia antinfiammatoria da iniziare prima del trattamento e eventualmente proseguire
nei giorni a seguire.
INDICAZIONI AL TRATTAMENTO
Non tutte le calcificazioni sono uguali e non tutte possono essere trattate con il lavaggio ecoguidato.
È necessaria una prima visita ortopedica con il medico ortopedico che svolge la procedura in modo che egli stesso possa valutare ecograficamente e
preventivamente la spalla allo scopo di stabilire il trattamento più idoneo e l’effettiva efficacia di un eventuale barbotage.
CONTROLLI POST- LAVAGGIO
Il lavaggio ecoguidato garantisce la risoluzione del problema in almeno l’80% dei casi. Si consiglia comunque un controllo ecografico a circa 4 settimane
dalla prima seduta. In quell’occasione potrà essere eseguita una seconda seduta di lavaggio della calcificazione, qualora l’esame ecografico eseguito dal
medico ortopedico stesso evidenzi la persistenza di un residuo calcifico aggredibile con la procedura descritta.